da admin | porta a porta, truffa domestico
Bene, chiariamo il fatto che per noi una truffa legata soprattutto al settore energetico è quando qualcosa viene millantato, omesso o comunicato a metà.
Questo perchè mi sto fidando, sto firmando un contratto secondo le promesse e le informazioni che mi hai dato. Perciò se tu venditore qualcosa non lo hai detto, o me lo hai detto a metà o hai sparato cavolate per tutta la trattativa beh, in quel caso posso gridare alla truffa.
Se hai letto il nostro libro Maledette Bollette (poi acquistarlo su www.maledettebollette.it), sai bene come funzioni la gerarchia dei mandati di vendita dei fornitori e di come le agenzie mettano in piedi le le loro strategie per vendere contratti e fare numeri.
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Venditore al citofono: “Signora mi accende il fornello e mi dice se c’è il gas?”
Si lo so, ti starai domandando per quale motivo un venditore porta a porta dovrebbe porre una domanda del genere. Sappi che siamo rimasti basiti anche noi la prima volta che l’abbiamo sentito.
Eppure è talmente spiazzante come richiesta che può capitare di assecondare la persona al citofono e di tornare rispondendo “sì c’è”.
Fin qui, tutto bene. Il problema è il sotterfugio studiato in quello che ne consegue.
E cioè: “perfetto signora, mi apre così le faccio mettere una firma per il controllo?”
Ecco, partiamo dal fatto che controllare che ci sia o meno gas è lavoro di un tecnico mandato dal distributore, che può essere Italgas o qualunque altro distributore sul territorio nazionale.
Tecnico che, non vi chiederà mai nessuna firma.
Inutile spiegare che, il foglio su cui porrai la firma, non è nient’altro che un nuovo contratto di fornitura camuffato da controllo!
IL CONSIGLIO DI TRUFFE GAS E LUCE: il distributore locale se manda un tecnico per eventuali controlli non richiede firme. Perciò non firmate nulla.
da admin | porta a porta, truffa azienda, truffa domestico
Col tempo le truffe aumentano e se non aumentano, cambiano le sfaccettature con cui vengono realizzate.
Se è vero che il postino suona sempre 2 volte, ricordati che il venditore porta a porta invece suona soltanto una volta. Questo perché il postino conclude il suo lavoro nel momento in cui recapita la posta ed è quindi importante per lui riuscire a portare a termine il proprio lavoro (e non dover tornare), insistendo quindi con il campanello (almeno, questo in un mondo ideale, ma non polemizziamo).
Il venditore porta a porta (vpp), che ti ricordo il suo unico scopo è “fare numeri” non ha tempo da perdere. Deve suonare a più campanelli possibili ed entrare in più aziende possibili. La regola è: suono ovunque ed entra dappertutto. Si inizia, nel caso dei campanelli, dai piani più alti premendo continuamente e scendendo man mano che si preme un nuovo pulsante verso i citofoni dei piani inferiori.
Questo permette di escludere i piani alti nel caso non risponda nessuno e quindi partire dai piani in cui è palese ci sia qualcuno in casa, grazie al citofonico “chi è?”.
Ed è proprio alla domanda “chi è?” che i venditori porta a porta si studiano le risposte più stravaganti pur di farsi aprire e riuscire ad incontrare un inquilino o un titolare d’azienda.
O meglio, l’agenzia, che manda i vpp sul territorio, insegnano loro quale frase dire per farsi aprire.
Ti ricordo che questa gente lavora solo con i numeri e funziona pressappoco in questo modo:
- Suono 100 campanelli;
- 50 mi aprono;
- con 20 riesco a parlarci;
- 2 li chiudo e gli appioppo un contratto.
Anche se qualche risposta l’abbiamo già vista ce ne sono altre delle quali devi venire assolutamente a conoscenza.
Eccone una:
- Venditore al citofono: “Buongiorno, Autorità per l’energia elettrica mi apre il portoncino? “
Nulla di più falso.
Per prima cosa, l’Autorità non viene e non verrà mai a citofonare, nè in Azienda, nè tantomeno a casa tua.
Seconda cosa, forse peggio della prima, non si chiama nemmeno più così dal 2016. Prima era AEEGSI (Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas metano e il Sistema Idrico), adesso si chiama ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Questa gente sfrutta l’ignoranza in materia delle persone e la loro buonafede.
Attenzione perchè come sempre l’appioppo è dietro l’angolo.
IL CONSIGLIO DI TRUFFE GAS E LUCE: fate la faccia tosta e chiedete direttamente, se chi avete davanti è un venditore porta a porta. Dopo di che, seguite le 10 Regole d’Oro scritte da noi.
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Anche questa, come la truffa de “La finta mail”, non è propriamente legata al mondo dell’energia se non per il fatto che l’approccio è dovuto ad un cartellino di riconoscimento con foto e logo di un fornitore conosciuto.
Il problema qui è però un po’ più grave, per lo meno a nostro avviso, perché si tratta di un vero e proprio ladro che vuole intrufolarsi in casa tua o nella tua azienda per sottrarti subito o in un secondo momento parte dei tuoi beni.
Si parte dallo stesso sistema: suonano il campanello corredati di un cartellino e vestiti di tutto punto, si spacciano per tecnici o supervisori o altro. Una volta essere riusciti ad entrarti in casa con la scusa di un controllo dell’impianto o di prendere le letture, chiedono di andare in bagno. Questo è soltanto uno stratagemma per addentrarsi in una camera (dove noi italiani siamo soliti “nascondere” denaro e preziosi) e rovistare tra le tue cose, portando via soldi o gioielli.
Nel caso di un’azienda o piccola attività, invece, trattasi di sopralluogo prima di un eventuale “colpo”, per capire come entrare, da dove uscire, se ci sono telecamere ecc ecc…
Non male vero?
CONSIGLIO 1 DI TRUFFE GAS E LUCE: per evitare questa spiacevolissima esperienza, evita di fare entrare estranei anche se ti sembrano affidabili. Fatti dare le generalità e chiedi di aspettarti davanti alla porta, chiudendola. Dopo di che, se sei interessato, verifica telefonicamente, presso l’azienda per cui dicono di lavorare, la loro attendibilità.
CONSIGLIO 2 DI TRUFFE GAS E LUCE: Se l’azienda ti conferma di non aver mandato nessuno, chiama i carabinieri e denuncia l’accaduto, per queste cose solitamente partono subito a verificare la situazione.