Ecco questa non l’avevo mai sentita. Mi ha appena chiamato una persona al numero verde, questa volta nella provincia di Cremona.
Cambia la provincia ma i call center che chiamano per i fornitori sono sempre gli stessi. Leggete la storia perchè tutto questo ha davvero dell’incredibile!
Questa persona non ha ricevuto una truffa nell’arco di poco tempo, ma ben due.
Dunque, prendo in prestito da alcune discipline il nome di un famoso salto, quello doppio mortale carpiato e lo riporto a questa storia incredibile

Truffa 1: La chiamata del primo call center

La persona in questione, dalla voce direi giovane e con una figlia, riceve una chiamata sentendosi dire che il mercato di maggior tutela sparirà a breve e la convince a fare un contratto altrimenti potrebbe restare senza fornitore e non avere più la corrente e il gas.

 
Ovviamente, se seguite questo gruppo da un po’ ci sono due inesattezze importanti su questo atteggiamento:
  1.    il mercato di maggior tutela non sta finendo, è vivo e vegeto e lo sarà almeno fino alla fine del 2021, salvo decreti futuri che lo faranno slittare o meno ancora per altri anni
  2.    anche se fosse finito a breve il mercato tutelato, comunque la corrente e il gas, essendo un bene primario, non saranno mai interrotti per queste ragioni. prima che prorogassero ulteriormente e che la fine del mercato tutelato slittasse dal 30 Giugno 2020 al 31 Dicembre 2021, si parlava di una NON interruzione del servizio e di un riposizionamento automatico in un mercato di “Salvaguardia”. Da lì poi l’utente (o anche prima) avrebbe potuto decidere a quale fornitore del mercato libero affidarsi
 
Ovviamente però ti ho parlato di doppia truffa perchè la cliente, avendo accettato la proposta contrattuale e avendo iniziato la fornitura con il fornitore, inizia a ricevere fatture di 100/150€ a bimestre, mai pagate prima d’ora (vive da sola con una bimba).
Fa reclami, tenta di ritornare nel mercato di maggior tutela e dopo tanti sforzi ci rientra proprio in questi giorni.
 

Truffa 2: La chiamata del secondo call center

Questa mattina la cliente riceve una seconda chiamata di una persona che dice di essere di un ufficio crediti o amministrativo (chessò io…) e dice che la sua pratica per passare al mercato tutelato è stata bocciata e che deve decidere immediatamente di passare a un altro fornitore.
Ma la cosa davvero strana è che dall’altro capi del telefono, questa persona ha tutti i dati della cliente, nonchè il POD, che ricordo essere molti di questi dati sensibili.
Così la cliente, spaventata e non sapendo bene come funziona il mercato, decide di registrare la chiamata per passare a questo fornitore.
A questo punto però, mossa da un senso di incertezza, la cliente chiama Servizio Elettrico Nazionale e loro confermano che non hanno bocciato nessuna pratica e che la cliente è regolarmente passata con loro, almeno per qualche settimana, perchè nel frattempo la cliente ha fatto una registrazione vocale e quindi un contratto con il secondo fornitore.
 
La persona a questo punto chiama il fornitore con cui ha fatto il secondo contratto e chiede di annullare tutto quanto. Dall’altra parte, l’operatore, capisce e termina la chiamata dicendo che il contratto è stato chiuso e che lei può stare tranquilla.
Ma qualcosa, alla malcapitata non torna ancora.
Fa un po’ di ricerche su internet e ci trova. Chiama il nostro numero verde e ci spiega tutto per filo e per segno.
Non ti nego che ha fatto la scelta giusto perchè se vogliamo, un piccolo neo in tutta la fase di chiusura della faccenda c’è ancora.
Il diritto di recesso di 15 giorni da parte del cliente deve avvenire attraverso raccomandata o PEC perchè possa essere valido e impugnabile in un futuro.
Adesso non vorrei dire che dobbiamo fidarci di chi si ha dall’altra parte della cornetta (come potrei dirlo dopo tutto quello che ho scritto?), ma sono costretto a dirlo e quindi una disdetta telefonica da parte di un utenze ad un fornitore di energia elettrica e gas non ha alcuna valenza o traccibilità.
Dunque alla cliente abbiamo consigliato di scrivere una PEC (con in copia una mail normale, tipo info@xxx.it) o di mandare una raccomandata al fornitore confermando la volontà di aderire al diritto di recesso, in modo che in futuro possa avere qualcosa, in caso di necessità, da impugnare
I consigli di Truffe Gas e Luce:
1. Insomma, se qualcuno dovesse chiamarvi e vi dovesse proporre con metodi e stratagemmi poco convenzionali un passaggio di fornitura, e soprattutto se non lo conoscete, buttate giù la cornetta.
2. La truffa è dietro l’angolo. Il mercato di maggior tutela durerà ancora a lungo, non cascateci
3. se dovete chiedere il diritto di recesso entro i 15 giorni, fatelo via PEC o via Raccomandata!