L’offerta web (su Facebook) che non puoi rifiutare

Lo scorso week-end, facendo un giro su Facebook, mi sono imbattuto in un post davvero molto interessante, allo stesso tempo della serie “troppo bello per essere vero” ed infatti, rivelatosi alla fine una vera a propria truffa!

Tutto quello che leggerai, come già successo per altre truffe, è frutto non del fornitore, ma di qualche venditore o agenzia che ha messo in atto questo piano malvagio per portare a casa quanti più contratti possibili.

Ti faccio subito vedere di cosa sto parlando e delle cose che assolutamente mi hanno fatto capire che si tratta di una truffa colossale.

Guardiamo, per prima cosa il post originale. (altro…)

Doppia Truffa Telefonica mortale carpiata

Ecco questa non l’avevo mai sentita. Mi ha appena chiamato una persona al numero verde, questa volta nella provincia di Cremona.
Cambia la provincia ma i call center che chiamano per i fornitori sono sempre gli stessi. Leggete la storia perchè tutto questo ha davvero dell’incredibile!
Questa persona non ha ricevuto una truffa nell’arco di poco tempo, ma ben due.
Dunque, prendo in prestito da alcune discipline il nome di un famoso salto, quello doppio mortale carpiato e lo riporto a questa storia incredibile

Truffa 1: La chiamata del primo call center

La persona in questione, dalla voce direi giovane e con una figlia, riceve una chiamata sentendosi dire che il mercato di maggior tutela sparirà a breve e la convince a fare un contratto altrimenti potrebbe restare senza fornitore e non avere più la corrente e il gas.

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Nuova Truffa Telefonica: ti regalo 3 mesi di fornitura

Questa truffa è arrivata dopo una segnalazione telefonica che arriva da Bologna. 

Non è importante il luogo perchè questa truffa può toccare tutto lo Stivale, quindi fai molta attenzione.

In pratica l’operatore del call center dice che chiama dal tuo fornitore. In questo caso l’operatore aveva addirittura i dati in mano della cliente e il nome del fornitore, ma non il POD e il PDR.

La telefonata è andata più o meno così: “Buongiorno la chiamo dal suo fornitore “X” e le comunico che nell’ultima bolletta sta pagando un prezzo molto più alto del normale.

Per questo motivo devo rinnovarle l’offerta e per questo disguido, le regaleremo 3 mesi di fornitura”.

Adesso, le parole sono state più o meno queste, ma non è importante.

La cosa importante è che l’operatore, detto questo, ha poi chiesto POD e PDR alla cliente e la cliente, saggiamente, ha messo giù la cornetta e ha cercato su internet la possibile truffa. (altro…)

Il foglio nell’androne o sul portone che avvisa il passaggio

Bene, chiariamo il fatto che per noi una truffa legata soprattutto al settore energetico è quando qualcosa viene millantato, omesso o comunicato a metà.


Questo perchè mi sto fidando, sto firmando un contratto secondo le promesse e le informazioni che mi hai dato. Perciò se tu venditore qualcosa non lo hai detto, o me lo hai detto a metà o hai sparato cavolate per tutta la trattativa beh, in quel caso posso gridare alla truffa.

Se hai letto il nostro libro Maledette Bollette (poi acquistarlo su www.maledettebollette.it), sai bene come funzioni la gerarchia dei mandati di vendita dei fornitori e di come le agenzie mettano in piedi le le loro strategie per vendere contratti e fare numeri.

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Mi accende il fornello?

Venditore al citofono: “Signora mi accende il fornello e mi dice se c’è il gas?”

Si lo so, ti starai domandando per quale motivo un venditore porta a porta dovrebbe porre una domanda del genere.  Sappi che siamo rimasti basiti anche noi la prima volta che l’abbiamo sentito.

Eppure è talmente spiazzante come richiesta che può capitare di assecondare la persona al citofono e di tornare rispondendo “sì c’è”.

Fin qui, tutto bene. Il problema è il sotterfugio studiato in quello che ne consegue.

E cioè: “perfetto signora, mi apre così le faccio mettere una firma per il controllo?”

Ecco, partiamo dal fatto che controllare che ci sia o meno gas è lavoro di un tecnico mandato dal distributore, che può essere Italgas o qualunque altro distributore sul territorio nazionale.

Tecnico che, non vi chiederà mai nessuna firma.

Inutile spiegare che, il foglio su cui porrai la firma, non è nient’altro che un nuovo contratto di fornitura camuffato da controllo!

 

IL CONSIGLIO DI TRUFFE GAS E LUCE: il distributore locale se manda un tecnico per eventuali controlli non richiede firme. Perciò non firmate nulla.

Quì è l’autorità!

Col tempo le truffe aumentano e se non aumentano, cambiano le sfaccettature con cui vengono realizzate.

Se è vero che il postino suona sempre 2 volte, ricordati che il venditore porta a porta invece suona soltanto una volta. Questo perché il postino conclude il suo lavoro nel momento in cui recapita la posta ed è quindi importante per lui riuscire a portare a termine il proprio lavoro (e non dover tornare), insistendo quindi con il campanello (almeno, questo in un mondo ideale, ma non polemizziamo).

Il venditore porta a porta (vpp), che ti ricordo il suo unico scopo è “fare numeri” non ha tempo da perdere. Deve suonare a più campanelli possibili ed entrare in più aziende possibili. La regola è: suono ovunque ed entra dappertutto. Si inizia, nel caso dei campanelli, dai piani più alti premendo continuamente e scendendo man mano che si preme un nuovo pulsante verso i citofoni dei piani inferiori.

Questo permette di escludere i piani alti nel caso non risponda nessuno e quindi partire dai piani in cui è palese ci sia qualcuno in casa, grazie al citofonico “chi è?”.

Ed è proprio alla domanda “chi è?” che i venditori porta a porta si studiano le risposte più stravaganti pur di farsi aprire e riuscire ad incontrare un inquilino o un titolare d’azienda.

O meglio, l’agenzia, che manda i vpp sul territorio, insegnano loro quale frase dire per farsi aprire.

Ti ricordo che questa gente lavora solo con i numeri e funziona pressappoco in questo modo:

  • Suono 100 campanelli;
  • 50 mi aprono;
  • con 20 riesco a parlarci;
  • 2 li chiudo e gli appioppo un contratto.

 

Anche se qualche risposta l’abbiamo già vista ce ne sono altre delle quali devi venire assolutamente a conoscenza.

Eccone una:

  • Venditore al citofono: “Buongiorno, Autorità per l’energia elettrica mi apre il portoncino?

Nulla di più falso.

Per prima cosa, l’Autorità non viene e non verrà mai a citofonare, nè in Azienda, nè tantomeno a casa tua.

Seconda cosa, forse peggio della prima, non si chiama nemmeno più così dal 2016. Prima era AEEGSI (Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas metano e il Sistema Idrico), adesso si chiama ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

Questa gente sfrutta l’ignoranza in materia delle persone e la loro buonafede.

Attenzione perchè come sempre l’appioppo è dietro l’angolo.

 

IL CONSIGLIO DI TRUFFE GAS E LUCE: fate la faccia tosta e chiedete direttamente, se chi avete davanti è un venditore porta a porta. Dopo di che, seguite le 10 Regole d’Oro scritte da noi.

Il Tizio con il finto cartellino

Anche questa, come la truffa de “La finta mail”, non è propriamente legata al mondo dell’energia se non per il fatto che l’approccio è dovuto ad un cartellino di riconoscimento con foto e logo di un fornitore conosciuto.

Il problema qui è però un po’ più grave, per lo meno a nostro avviso, perché si tratta di un vero e proprio ladro che vuole intrufolarsi in casa tua o nella tua azienda per sottrarti subito o in un secondo momento parte dei tuoi beni.

Si parte dallo stesso sistema: suonano il campanello corredati di un cartellino e vestiti di tutto punto, si spacciano per tecnici o supervisori o altro. Una volta essere riusciti ad entrarti in casa con la scusa di un controllo dell’impianto o di prendere le letture, chiedono di andare in bagno. Questo è soltanto uno stratagemma per addentrarsi in una camera (dove noi italiani siamo soliti “nascondere” denaro e preziosi) e rovistare tra le tue cose, portando via soldi o gioielli.

Nel caso di un’azienda o piccola attività, invece, trattasi di sopralluogo prima di un eventuale “colpo”, per capire come entrare, da dove uscire, se ci sono telecamere ecc ecc…

Non male vero?

 

CONSIGLIO 1 DI TRUFFE GAS E LUCE per evitare questa spiacevolissima esperienza, evita di fare entrare estranei anche se ti sembrano affidabili. Fatti dare le generalità e chiedi di aspettarti davanti alla porta, chiudendola. Dopo di che, se sei interessato, verifica telefonicamente, presso l’azienda per cui dicono di lavorare, la loro attendibilità.

 

CONSIGLIO 2 DI TRUFFE GAS E LUCE: Se l’azienda ti conferma di non aver mandato nessuno, chiama i carabinieri e denuncia l’accaduto, per queste cose solitamente partono subito a verificare la situazione.

L’evoluzione della finta telefonata

Abbiamo sempre consigliato di interrompere la chiamata prima possibile senza dire la parola “si” o fornire altri dati. Resta inteso che tale consiglio è sempre valido.

La cosa più importante è non fornire nemmeno un dato, come codici pod/pdr e codice fiscale. Infatti, se dopo aver fornito tali dati interrompi la chiamata il danno oramai è fatto.

Ecco la trovata genio-criminale che questi farabutti hanno studiato per appioppare contratti truffa.

Se segui la prima regola “non fare mai un contratto al telefono” e metti subito giù la cornetta, il problema è evitato. Ma se malauguratamente hai fornito qualcuno dei dati sopra citati e hai messo giù subito dopo, è facile che dopo un paio di mesi tu ti veda arrivare la bolletta di un nuovo fornitore. Il motivo? O meglio, la bastardata?

Molto semplice, siccome questi operatori guadagnano oltre ad un piccolo fisso (quando previsto) un tot a contratto che riescono a “piazzare” si sono studiati un modo per andare a prendere anche tutte quelle persone che mettono giù dopo aver fornito i dati.

Abbiamo i brividi, solo a pensare ciò che ti stiamo per rivelare, ma andiamo avanti.

L’operatore al quale hai messo giù dopo aver fornito i dati, si mette d’accordo con un suo collega del tuo stesso sesso, ed effettua una chiamata al suo numero durante un momento in cui non è al lavoro. La chiamata viene registrata e l’operatore fa finta di rivolgersi a te chiedendo conferma e recitando la procedura per la contrattualizzazione attraverso il telefono.

In pratica un’operatore mentre non è al lavoro si spaccia per te e l’altro lo chiama facendo finta di parlare con te!

Ora già questo modo di lavorare è una truffa, in più mettici anche che, il contratto che ti rifilano e che ti vedrai recapitare a casa senza che tu abbia autorizzato nulla, non è nemmeno vantaggioso, anzi. Ha prezzi esorbitanti, il più delle volte ha prezzi fuori mercato e caratteristiche più che dannose sia per le utenze della tua Azienda e sia se viene fatto un contratto a casa a tua nonna.

 

IL CONSIGLIO DI TRUFFE GAS E LUCE: quando ricevi una telefonata, non fornire nessun dato. I professionisti NON lavorano in questo modo.

La finta telefonata

Ricevi una telefonata, sulla tua linea telefonica.

Ti chiedono in primis conferma che tu, sia tu e ovviamente rispondi “si sono io”.

Ti comunicano che hanno per te un’offerta esclusiva e ti rivolgono alcune domande alle quali tendi a rispondere con un “si”.

Ad esempio: “ha un attimo per ascoltarmi? si. Mi conferma che Lei ha un contratto di fornitura con xxxx? si” e via dicendo.

Si arriva, quindi, alla loro proposta alla quale tu NON vuoi aderire e che non ti interessa per vari motivi. Magari sei preso da altro oppure non sei convinto di dover prendere una decisione alla fine della telefonata. Ti salutano e pensi che sia finita lì. Non ci pensi più. Chissà quante proposte commerciali ricevi quotidianamente.

Un bel giorno, però, dopo circa un paio di mesi ti vedi arrivare una bolletta da un fornitore che non è il tuo. Chiami il numero verde, premi un po’ di tasti e finalmente ti rispondono: chiedi spiegazioni e ti informano che tu hai stipulato un contratto al telefono due mesi prima con una loro collaboratrice che ora non lavora più lì.

Che cosa è successo?

Semplice, hanno preso le tue risposte “si sono io” “si” “si” “si” e le hanno inserite in una registrazione tipo questa:

Operatore registrato: “Mi conferma che lei è il signor XXX?”

Tu registrato: “si sono io”.

Operatore registrato: “ha capito la proposta di contratto che le ho esposto?”

Tu registrato: “si”

Operatore registrato: “vuole aderire all’offerta?”

Tu registrato: “si”

Operatore registrato: “ha capito che sta cambiando fornitore e che le arriverà una nuova bolletta?”

Tu registrato: “si”.

E così via…

Ecco che un paio di mesi dopo trovi una nuova bolletta nella buca delle lettere.

 

IL CONSIGLIO DI TRUFFE GAS E LUCE: quando ricevi una telefonata, ed intuisci che si tratta di una proposta commerciale, evita di fornire i tuoi dati personali, evita anche di dire troppi “si”, ovviamente, e poi chiudi la telefonata.

La finta e-mail

Questa non è legata principalmente al mondo dell’energia, nel senso che fa parte di quello spam che arriva dalla rete.

Ci sono e-mail che invitano in alcuni casi, a saldare/pagare un sollecito di un qualcosa che per distrazione, paura o buona fede ti portano a pagare prontamente non rendendoti conto essere una truffa on-line.

 

Un nostro cliente ci ha segnalato di aver ricevuto una e-mail contenente:

Il documento arriva con intestazione di uno dei fornitori più conosciuti.

E’ chiaro che se sai non essere il tuo fornitore “rizzi le antenne” subito, ma se invece (per un discorso di percentuali) è proprio il tuo?

Prontamente per paura che ti “stacchino” la corrente ti accingi a saldare il debito indicato. Può succedere. Si è presi da mille cose ed una distrazione può capitare.

Chi ci guadagna sarà il proprietario del conto corrente che invia lo spam vedendo crescere il suo ammontare.

 

IL CONSIGLIO DI TRUFFE GAS E LUCE: prima di effettuare un pagamento on-line, che ti viene chiesto ad esempio via e-mail, contatta il tuo fornitore o il tuo consulente personale per verificarne l’autenticità. Solo dopo aver verificato tutti i dati, procedi seguendo le istruzioni che ti vengono indicate dall’operatore.